Premessa: SI, sono ancora viva. SI, le mie gambe fanno malissssssssimo.
Allora iniziamo la giornata dalla grandissima stazione di Kita-Kamakura, ore 7.40 del mattino. Speravo di trovare una colazione aspettando le 8 ma anche no. Da notare però il ponte in stile per attraversare i binari:
Prima tappa del tour: Engaku-ji. Aveva appena aperto e non c'era ancora nessuno, solo gli omini che spazzavano per terra, e i sentieri dentro arrivavano sotto la montagna, che pace!
Si poteva entrare dentro la hall principale (non sempre si può), soffitto win:
Finito qui sono andata alla ricerca del Daibutsu (grande buddha) Hiking Course. Ovvero per andare da Kita-Kamakura ad Hase ho voluto fare questo sentiero (nella foresta sulla montagna) di 3.5km attraverso il quale si trovavano altri due santuari che volevo assolutamente vedere. Mentre cercavo l'inizio del "sentiero" un signore gentilissimo mi ha regalato una mappa e mi ha messo in guardia contro gli insetti. Lasciatemi dire che gli insetti sono poi stati l'ultimo dei miei pensieri (senonchè erano anche assenti).
L'inizio dell'Hiking Course:
Inspiegabilmente qui hanno deciso di aprire un atelier:
E adesso iniziamo con l'hiking vero e proprio (fortunatamente aveva smesso di piovere per 2 giorni - tranquilli ieri ha già ricominciato). Praticamente alberi, radici, molte radici, scalini, molti scalini, rocce, e cartelli nascosti nel mezzo della montagna. Una faticaccia tremenda specialmente con lo zaino in spalla, però posto bellissimo. Ho incontrato un po' di gente su e giù, e mi hanno tutti salutato! Non succede spesso qui.
Fortunatamente c'erano abbastanza cartelli. Quelli bianchi erano numerati e segnalavano il progredire dell'Hiking Course, quelli marroni invece erano indicazioni per le mete interessanti (che non erano poche). La mia prima meta è la Zeniarai Benten Shrine. 700 metri sembrano pochi...
Ma sono impegnativi!
Questi a proposito sono impronte di piedi scavate nella roccia da usarsi come gradini:
Scale, scale, scale... naturali e non! E un altro piccolo santuario sul cammino che offriva bagni e tavoli per picnic (e vasetto di fiori raccolti in zona):
Finalmente l'ingresso! Si entra attraverso una grotta, dall'altro lato si trova il santuario, piccolino (ma con i suoi stalls di vendita granite) e silenziosissimo anche se pieno di gente. Dentro c'è un'altra grotta in cui sono a disposizione cesti di paglia e mestoli. Quel che si fa è: prendere un cesto, metterci dentro i propri soldi, avvicinarsi alla fonte e lavare i soldi versandoci sopra l'acqua col mestolo. Poi farli asciugare naturalmente. Leggenda dice che questi soldi, dopo che saranno spesi, torneranno moltiplicati! Io li ho già spesi... vedremo!
Intanto ho incontrato il drago più felicione del mondo, e un leone quasi felicione pure lui:
A seguire, invece di tornare indietro da dove avevo lasciato l'hiking course, ho deviato ancora un po' per arrivare alle Sasuke Inari Jinja, un santuario datato prima del 1100 e che ha come messaggero Inari (la volpe). E adesso vedrete che non c'era molto bisogno di dirvelo, volpi dappertutto, prima statue piccole, poi un intero villaggio in miniatura costruito per loro!
E ovviamene altre scale...
Questo ponte è così piccolo che si attraversa con un passo solo:
Ed ecco il villaggio con case, strada, e ovviamente un mini santuario con mini torii:
Da qui ci si poteva arrampicare su per la montagna ancora un po' seguendo la "comoda scala" e re-infilarsi nel Daibutsu Hiking Course per gli ultimi... 1500 metri... oddio non ce la farò mai!
Finalmente la fine! Ero in zona quindi per due cose: il Buddha grande più grande e Hase-Dera, prima il buddha. Fortuna che ho lasciato a casa il mio drone...
Da notare le offerte varie tra qui due coca cole... Che mi pare lui stia valutando se bere o no, dalla faccia.
Interno:
Nei negozietti di ricordini che c'erano in zona (bellissimi tra l'altro, perchè il buddha era disegnato come un manga SD), c'era anche questa, boh?
Questa invece è Hase-Dera, famosa per un sacco di cose tra cui soprattutto una statua di Kannon gigante e la vista mare spettacolare. La statua non si poteva fotografare ma mi ha fatto molta più impressione del buddha, sinceramente. C'era una grotta anche qui, piena di piccole statuine di buddha arrampicate ovunque:
Altre offerte interessanti:
Questa cosa girevole contiene tutti i sutra del buddismo. Ogni 18 del mese (ma io ci sono andata che era il 23) si può ruotare, e dicono che ruotarla è l'equivalente che leggersi tutti i sutra uno per uno, hai capito che figata?
Momento romance:
La famosa vista mare per la quale ho fatto altri gradini su gradini su gradini...
Ok, abbiamo finito kita-kamakura e hase. Non ho visto tutto quel che c'è da vedere ma la maggior parte dei santuari chiude prestissimo (4.30 del pomeriggio), quindi essendo ormai l'una passata preferisco affrettarmi verso Enoshima prima che chiudano anche quelli. Enoshima è un'isoletta sacra, ma in realtà sembra più un'isoletta piena di turisti e di attrazioni turistiche con 2-3 santuari messi in mezzo. Per arrivarci si scende alla stazione di Enoshima che si trova sulla terra ferma (perchè, le isole si muovono?) e poi si percorre a piedi un ponte. Dalla stazione in poi è tutto coperto di segnali e indicazioni contro gli tsunami.
Stranamente, ANCHE quest'isola è montuosa e piena di scale. Se non avessi fatto l'hiking course me le sarei anche fatte, perchè è piccolina, ma le mie gambe e le mie spalle zainate chiedevano pietà, quindi ho comprato il biglietto all'inclusive di accesso alle scale mobili + ingresso al giardino botanico + ingresso al SeaCandle.
Il SeaCandle è questo, e in un giorno limpido sono famose le bellissime vedute di Fujisan. Ovviamente il giorno era limpidissimo, finchè non sono arrivata a Enoshima quando ha deciso di riempirsi di foschia proprio dal lato del monte Fuji. Missing again.
Secondo momento romance e hawaiian dancing competition (ebbene si, c'era questo evento)
Panorama dal SeaCandle:
E qualche altro dettaglio del giardino botanico e dell'isola in generale:
Questo micio stava seduto in mezzo al casino di turisti generale a farsi coccolare:
Ok, ultima tappa della giornata, tenuta per ultima perchè chiudeva tardi. Tsurugaoka Hachiman Shrine. Per arrivarci si torna in stazione e si prende il treno per Kamakura (centrale, stavolta) e si percorre una via pedonale piena di negozietti troppo carini (ma niente cibo... ma non mangia nessuno a Kamakura?), tra cui questo che offre Donburi (piatto con carne e riso) in mezzo ai totori:
La cosa più famosa di questo tempio, a parte che è in centro ed è gigante, è il festival che si tiene qui, durante il quale ci sono dimostrazioni di tiro con l'arco tradizionale a cavallo.
Una volta venuto buio si poteva assistere dalla gradinata a uno dei riti, è stato inquietantissimo tra buio, tamburi, e la tizia vestita di bianco che andava in giro lenta lenta come un fantasma!
Comunque, poi sono tornata a casa, morta. Due giorni dopo e ancora non riesco a scendere le scale senza urlare per il male ai muscoli!
0 comments:
Post a Comment